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Parrocchia Mater Dei.
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Nella foto: Giotto, Noli me tangere.
Autore: Flavio Peloso

Da quest'anno, per volontà di Papa Francesco, ne celebriamo la Festa come si celebrano gli altri apostoli.

Papa Francesco ha elevato Santa Maria Maddalena al rango liturgico degli Apostoli, definendola “apostola degli apostoli”.

Nel calendario liturgico, la memoria di santa Maria Maddalena ricorre il 22 luglio. Dal 2016, per “espresso desiderio di papa Francesco” sarà celebrata con “Festa” liturgica, cioè nella Messa del giorno saranno inserite letture apposite a lei dedicate, ci sarà il Gloria e il Prefazio proprio.
Il Papa dà così a questa donna del Vangelo la giusta e alta dimensione nel contesto della vita di Gesù e della prima comunità cristiana.


Santa Maria Maddalena è sempre stata considerata una figura di rilievo nella cristianità. Già il teologo Ippolito Romano (170-235 d.C.), seguìto da San Tommaso, l’aveva definita “l’Apostola degli Apostoli”. Fu la prima testimone della resurrezione, «testis divinae misericordiae», come la definisce Gregorio Magno. È infatti la prima che ha visto Gesù una volta risorto, secondo quanto descritto nel Vangelo di Giovanni, e poi è corsa a dirlo a gran voce agli undici Apostoli ancora sconvolti per la morte di Gesù. Basta questo episodio per comprendere la centralità della figura di Maria Maddalena.

Considerando che, nella società ebraica di quel tempo, le parole di una donna non valevano niente, risulta chiaro come Cristo, ancora una volta, ha capovolto le regole semplicemente umane della società ebraica, delle leggi mosaiche. Ha scelto di apparire, per la prima volta da risorto, proprio a una donna.

Anche nelle sue predicazioni, come narra il vangelo di Luca, Gesù si muoveva con il seguito dei dodici e un gruppo di donne. Proprio in una di queste occasioni viene citata Maria di Magdala, come prima del seguito femminile, una donna che era stata liberata da sette demoni da Gesù stesso.

Non viene però mai detto nulla della vita di Maria Maddalena prima di questo episodio. Solo sappiamo che è una donna di Magdala, un villaggio di pescatori in prossimità del lago di Tiberiade. E la ritroviamo poi ai piedi della croce, con Maria la madre di Gesù e sua sorella, secondo quanto dice l’evangelista Giovanni. Questo non è un dettaglio da poco: ricordando che Maria di Magdala stava all’inizio delle predicazioni di Cristo per i villaggi e alla fine della sua vita terrena, sul Calvario, gli evangelisti ci dicono che la Maddalena è sempre stata vicino a Cristo.

Il cardinale Gianfranco Ravasi, ha ricordato che la tradizione «ripetuta mille volte nella storia dell’arte e perdurante fino ai nostri giorni, ha fatto di Maria una prostituta. Questo è accaduto solo perché nella pagina evangelica precedente – il capitolo 7 di Luca – si narra la storia della conversione di un’anonima “peccatrice nota in quella città”, colei che aveva cosparso di olio profumato i piedi di Gesù, ospite in casa di un notabile fariseo, li aveva bagnati con le sue lacrime e li aveva asciugati coi suoi capelli. Si era così, senza nessun reale collegamento testuale, identificata Maria di Magdala con quella prostituta senza nome".
Va detto tutto e solo quello che è detto nel Vangelo. Altre “bubbole”, direbbe il nostro biblista Don Gino Bressan, comprese quelle de Il Codice Da Vinci, sono fantasie più o meno indegne.

Il fatto più importante da mettere in risalto è senz’altro che Gesù ha scelto di fare messaggera della sua resurrezione Maria di Magdala, rendendo così una donna portatrice di una grande missione. Ancora oggi, molto spesso accade che siano delle donne a fare da tramite per la trasmissione della fede.
Vale la pena richiamare, al riguardo, una recente ricerca statistica che ha registrato che il 70 per cento dei ragazzi ha insegnamenti cattolici da una donna, la mamma, una nonna o una catechista. Donne che portano avanti il messaggio di Cristo, “apostole” vicino di Gesù, ieri e anche oggi.

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