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Parrocchia Mater Dei.
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Nella foto: Don Orione a Pompei, il 24 agosto 1937, di ritorno dall'America Latina.

La Beata Vergine del Rosario di Pompei è molto popolare in Italia e nel mondo. Anche Don Orione ne era devoto.

La Madonna di Pompei, o “Beata Vergine del Rosario di Pompei”, è un quadro che attira ogni anno nella cittadina napoletana un grandissimo numero di pellegrini, circa 4 milioni l’anno, provenienti da ogni parte del mondo, per rivolgere a Maria le proprie preghiere. Della Vergine del Rosario è celebre la "Supplica", scritta dal Beato Bartolo Longo nel 1883 come “Atto d’amore alla Vergine”, la quale si recita in due occasioni: l’8 Maggio, che è l’anniversario della posa della prima pietra del Santuario di Pompei (era l’anno 1876), e la prima domenica di Ottobre, il mese dedicato al Rosario e in cui ricorre la festa della Madonna del Rosario, il 7 Ottobre.

Don Orione fu devoto della Madonna del Rosario di Pompei e fu più volte a questo Santuario. Lo visitò la prima volta nell'ottobre 1898, in una sosta del suo viaggio verso Noto, in Sicilia. Al Santuario di Pompei sostò, il 24 agosto 1937, di ritorno in nave dall'America Latina.
Più volte parlo della Devozione della Madonna del Rosario e del Santuario di Pompei. Riportiamo quanto disse nella “Buona notte” del 7 Ottobre 1923, a Tortona.

"Siamo alla festa della Madonna del Rosario. La festa della Madonna del Rosario è diventata popolare e si è diffusa in tutto il mondo. Chi l’avrebbe detto che quell’uomo pieno di fede che fu il fondatore della devozione alla Madonna del Rosario, l’avvocato Bartolo Longo avesse potuto giungere a tanto?
Certo fu la Madonna Santissima che si servì di quell’uomo!

Bartolo Longo si era messo a villeggiare in una villa che sorgeva tra la lava della valle di Pompei vicino alla città distrutta dal Vesuvio. Vide che ai contadini nessuno pensava e li raccolse intorno a sé per far loro un poco di catechismo, un poco di lettura buona e promise che avrebbe loro fatto venire un quadro della Madonna.
Fece difatti portare un quadro, quello stesso quadro avanti al quale corrono da tutte le parti del mondo. Quando si fece l’incoronazione misero in capo della Santa Madonna una corona formata da 700 perle il cui valore era stimato 2 milioni e mezzo.
Una ammalata a morte fu condotta avanti a quel quadro e riebbe istantaneamente la guarigione. Tutto il mondo sa del Santuario di Pompei. A Pompei c’è un organo meraviglioso. Sul campanile ci sono quattro angeli con trombe a significare che gli Angeli gridano al mondo le glorie di Maria.

Vi sono continuamente pellegrinaggi. Là vi è un generale che si fece prete, il generale Fusco. Il Conte di Torino vide il suo generale a Valle di Pompei vestito di nero. Molti degli ufficiali dell’esercito ed anche persone altolocate vanno a confessarsi dal generale. Benedetto XV gli diede la facoltà di diventare prete in due giorni.
Persone che sono 10, 20, 30 o 40 anni e più che non si sono confessate vanno a cercare il generale. Egli mi disse: Ho visto i miracoli… ciechi che riacquistarono la vista, sordi che ripresero a sentire… Ma i miracoli più grandi si vedono al confessionale!
L’ultima volta che fui a Pompei mi capitò questo. Avevo detto la Messa e, finita la Messa, mi viene incontro un prete che mi dice: L’ho cercata a Venezia, a Tortona e non l’ho trovata. Ecco che la Madonna ci fa trovare qui all’ombra del suo Santuario: era l’Arcivescovo di Montevideo.
Bartolo Longo si è fatto poi padre di tanti derelitti, i figli dei carcerati, opera bellissima, degna di crescere sotto l’ombra del Santuario della Madonna del Rosario".

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