Sono testimoniate quattro apparizioni: 12 aprile, 2, 23 e 30 maggio 1947.
La Roma del dopo-guerra, nel 1947, fu scossa da un evento e da una notizia che si sparse rapidamente: la Madonna è apparsa in località “Tre Fontane”, vicino al monastero dei Trappisti. Era il 12 aprile 1947.
Apparve in una grotta ad un anticlericale, militante contro la chiesa cattolica, un tal Bruno Cornacchiola, 34 anni, direttore della gioventù protestante avventista. Oltre a lui, videro “la bella Signora” anche i suoi tre bambini, Isola, Gianfranco e Carlo.
Quest’uomo ritornò in città e si rivolse ai preti della sua Parrocchia: la parrocchia di Ognissanti. Ne parlò per primo a Don Albino Frosi. Ebbe altre tre visioni: il 6, il 23 e il 30 maggio.
All’apparizione del 23 maggio era presente anche Don Mario Sfoggia, l’orionino suo direttore spirituale. Dubbi, incertezze, derisioni, avversità, entusiasmo. Si cercò di tenere i fatti nella riservatezza. Il 31 maggio, la notizia, pubblicata da Il Giornale d’Italia, si sparse da un capo all’altro d’Italia e del mondo.
La Madonna disse qualcosa?
Ecco in breve quanto riferito dal Cornacchiola:
Alle Tre Fontane cominciarono ad accorrere sempre più i curiosi e i devoti. Un fiume di gente. La domenica 5 ottobre di quel 1947, Roma manifestò la devozione alla "Vergine della Rivelazione" accompagnando una sua statua in processione da San Pietro alle Tre Fontane. Più di 100.000 persone formavano il corteo.
Miracoli e fenomeni particolari, conversioni sorprendenti corrono sulla bocca di tutti e sulla cronaca dei giornali. Vescovi e Cardinali cominciano a interessarsi al fatto.
Nel 1953, la zona dell’apparizione fu donata al Vicariato di Roma.
Il luogo della apparizione fu affidato nel 1956 alla cura pastorale dei Frati Minori Conventuali.
La devozione continua fino ai nostri giorni.