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Parrocchia Mater Dei.
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Proclamazione di fede, di appartenenza, di speranza.

FACCIAMOCI IL "SEGNO DELLA CROCE"

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

 

Don Flavio Peloso

Il segno della croce esprime il sigillo di Cristo su colui che gli appartiene e significa la grazia della redenzione che Cristo ci ha acquistata per mezzo della sua croce” (Catechismo della Chiesa Cattolica, n.7235). Desidero condividere la gioia di “fare il segno della croce” e i motivi della sua importanza.

 

Il nostro segno di riconoscimento

 Il "segno della Croce", fin dagli inizi della nostra storia, è il segno di riconoscimento di noi cristiani. Negli Atti di sant' Afra, martire ad Augusta (Baviera) nel 304, un pagano depone a proposito di san Narciso e del suo diacono: "sapevo - dice - che erano cristiani, perché tracciavano sulla loro fronte il segno di croce".

Quando apriamo gli occhi all’alba o quando alla sera ci mettiamo a letto, ci facciamo il segno della croce. Quante volte mi è capitato, visitando famiglie con bambini piccoli, vedere la mamma invitare soddisfatta il bambino a mostrare che sa già fare il segno della croce. Quante volte, nella mia vita di sacerdote, quel segno l’ho tracciato come benedizione su persone di ogni età, come battesimo o assoluzione dei peccati, come augurio o preghiera personale.

L'atto di segnarsi - tracciare su di sé un segno - vuol dire, in genere, proclamare l'appartenenza volontaria e la propria libera consacrazione a qualcuno, a qualche causa, espressi dalla formula che accompagna il gesto.

Il segno a forma di croce rinvia al fondamento della nostra vita cristiana. La croce, infatti, simbolo fatto proprio dal cristianesimo e abbinato al battesimo, è stata lo strumento della nostra redenzione ad opera di Cristo, nella cui morte e risurrezione veniamo immersi all'atto del battesimo, rinascendo a vita nuova (cfr. Rom 6).

“Farsi il segno della croce” non deve mai essere un gesto vuoto o scaramantico. Lo sappiamo bene che, nella fede cristiana, la Croce è espressione del trionfo sul potere delle tenebre. Per questo, la si presenta bella, impreziosita, ed è diventata segno di benedizione sia quando viene tracciata su di sé o su altre persone e oggetti.

Col segno della Croce il buon cristiano invoca l’aiuto di Dio nei momenti ardui, si difende nei momenti di tentazione e di pericolo, in ogni caso, professa “sono cristiano!”. La Croce è la nostra speranza, perché con essa Gesù ci redense e su di essa sparse il suo sangue mostrandoci il suo grande amore. La Croce fu un tempo segno di ignominia, ed ora risplende sulle vette dei monti, sulle cupole delle basiliche, ha un posto di onore delle nostre case.

 

Dal segno al significato

Le parti del corpo che sono segnate, fronte, petto e spalle, indicano la totalità della persona, come spiega Sant' Ambrogio: "Noi facciamo il segno della croce sulla nostra fronte, sul nostro cuore e sulle nostre spalle. Sulla fronte, perché dobbiamo sempre confessare Gesù Cristo; sul nostro cuore, perché dobbiamo sempre amarlo; sulle nostre spalle, perché dobbiamo sempre lavorare per lui".

La formula "Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo", che accompagna il gesto di segnarsi, manifesta la fonte e la destinazione della nostra vita e di tutte le nostre azioni: l'amore potente ed efficace delle tre Persone divine, amore di comunione, di reciproca donazione, di fecondità e di pace.

"II cristiano - afferma il Catechismo della Chiesa Cattolica - incomincia la sua giornata, le sue preghiere, le sue azioni con il segno della Croce, "nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen Il. Il battezzato consacra la giornata alla gloria di Dio e invoca la grazia del Salvatore, la quale gli permette di agire nello Spirito come figli del Padre. Il segno della croce ci fortifica nelle tentazioni e nelle difficoltà" (n.2157).

Il segno di croce è un "sacramentale", cioè è un segno di santificazione adottato e raccomandato dalla Chiesa, per significare efficacemente l'impegno del cristiano a fare ogni cosa per la gloria di Dio e il bene degli uomini (cfr. 7 Cor 10, 31-33), affinché sia "gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini che lui ama" (Lc 2, 14).

Il segno della croce è la firma che autentica le nostre azioni. Don Orione diceva e scriveva spesso raccomandazioni come queste: “Fatevi il segno della croce, e decidete come Dio vi ispira”, oppure “Fatti il segno della Croce e va avanti, ad occhi aperti, s'intende, ma va avanti con fede”. Viene da pensare al "prendi il largo e calate le reti per la pesca" (Lc 5, 4) di Gesù e a Pietro che risponde: "Sulla tua parola getterò le reti!" (Lc 5,5). Con questo segno vincerai.

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