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Parrocchia Mater Dei.
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La Lettera di Papa Francesco (30.9.2019) con cui richiama l'importanza della Sacra Scrittura e istituisce la "Domenica della Parola di Dio"

APERUIT ILLIS

Lettera apostolica in forma di «Motu proprio» di Papa Francesco

 

“Stabilisco” che “la III domenica del tempo ordinario sia dedicata alla celebrazione, riflessione e divulgazione della Parola di Dio”. Lo scrive Papa Francesco nella Lettera apostolica in forma di Motu Proprio “Aperuit illis”, emanata il 30 settembre 2019, memoria liturgica di san Girolamo.
Il titolo "Aperuit illis" è preso da un versetto del Vangelo di Luca: “Aprì loro la mente per comprendere le Scritture” (Lc 24,45).

Il Papa ci invita a togliere la polvere dalle nostre Bibbie. La Parola di Dio è viva, ci mette in relazione con Cristo. Lo Spirito Santo che ha ispirato chi ha scritto i libri sacri, nel passato, ispira anche il cristiano, oggi, nel leggere e ci apre la mente per comprendere le Scritture.

 

Leggi il testo completo della Lettera


1. Senza la Sacra Scrittura restano indecifrabili gli eventi della missione di Gesù e della sua Chiesa nel mondo. «L’ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo» (S. Girolamo).

3. Stabilisco che la III Domenica del Tempo Ordinario sia dedicata alla celebrazione, riflessione e divulgazione della Parola di Dio… in quel periodo dell’anno, quando siamo invitati a rafforzare i legami con gli ebrei e a pregare per l’unità dei cristiani, perché la Sacra Scrittura indica il cammino da perseguire per giungere a un’unità autentica e solida.

3. Le comunità troveranno il modo per vivere questa Domenica come un giorno solenne. Sarà importante che nella celebrazione eucaristica si possa intronizzare il testo sacro, così da rendere evidente all’assemblea il valore normativo che la Parola di Dio possiede.

3. È fondamentale che non venga meno ogni sforzo perché si preparino alcuni fedeli ad essere veri annunciatori della Parola con una preparazione adeguata, così come avviene in maniera ormai usuale per gli accoliti o i ministri straordinari della Comunione.

4. La Bibbia non può essere solo patrimonio di alcuni e tanto meno una raccolta di libri per pochi privilegiati. La Bibbia è il libro del popolo del Signore. La Parola di Dio unisce i credenti e li rende un solo popolo.

5. I Pastori sono ministri della Parola e devono sentire forte l’esigenza di renderla accessibile alla propria comunità. L’omelia, in particolare, riveste una funzione del tutto peculiare, perché possiede «un carattere quasi sacramentale».

7. È profondo il vincolo tra la Sacra Scrittura e la fede dei credenti. Poiché la fede proviene dall’ascolto e l’ascolto è incentrato sulla parola di Cristo (cfr Rm 10,17), sia nell’azione liturgica, sia nella preghiera e riflessione personali.

8. È inscindibile il rapporto tra la Sacra Scrittura e l’Eucaristia. «La Chiesa ha sempre venerato le divine Scritture come ha fatto per il Corpo stesso di Cristo, non mancando mai, soprattutto nella sacra liturgia, di nutrirsi del pane di vita dalla mensa sia della Parola di Dio che del Corpo di Cristo, e di porgerlo ai fedeli» (DV, 21).

8. Sacra Scrittura e Sacramenti tra loro sono inseparabili. I Sacramenti, quando sono illuminati dalla Parola, si manifestano come la meta del cammino verso Cristo.

8. Il giorno dedicato alla Bibbia vuole essere non “una volta all’anno”, ma una volta per tutto l’anno, perché abbiamo urgente necessità di diventare familiari e intimi della Sacra Scrittura e del Risorto.

10. L’azione dello Spirito Santo non riguarda soltanto la formazione della Sacra Scrittura, ma opera anche in coloro che si pongono in ascolto della Parola di Dio, sia quando la Chiesa insegna la Sacra Scrittura, sia quando ogni credente ne fa propria norma spirituale.

12. Quando la Sacra Scrittura è letta nello stesso Spirito con cui è stata scritta, permane sempre nuova. Chi si nutre ogni giorno della Parola di Dio si fa contemporaneo.

15. Nel cammino di accoglienza della Parola di Dio, ci accompagna la Madre del Signore, riconosciuta come “beata” perché ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le aveva detto (cfr Lc 1,45).

15. La domenica dedicata alla Parola possa far crescere nel popolo di Dio la religiosa e assidua familiarità con le Sacre Scritture: «Questa parola è molto vicina a te, è nella tua bocca e nel tuo cuore, perché tu la metta in pratica» (Dt 30,14).

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