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Parrocchia Mater Dei.
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Due giorni di riunione dell'Equipe Parrocchiale di Animazione Pastorale, 17-18 giugno 2017.

Sabato 17 e domenica 18 giugno 2017, l'Equipe Parrocchiale di Animazione Pastorale (EPAP) si è riunita per due giorni sul Monte Soratte, a 40 km da Roma.
Scopo della riunione è stato valutare il cammino pastorale della Parrocchia Mater Dei e progettare alcune mete, valori e dinamiche per il prossimo anno, fissando gli appuntamenti essenziali per l’anno pastorale 2017-2018. Eravamo in otto e siamo stati accolti amabilmente e premurosamente dal parroco Don Emanuele e da altre persone che hanno provveduto ai pasti e all’alloggio.

L’Eremo della Madonna delle Grazie sul Monte Soratte fu abitato dal 1931 al 1972 dagli Eremiti di Don Orione. Qui fu presente anche il venerabile Frate Ave Maria, l’eremita cieco, che presto speriamo possa essere proclamato “beato”.

Qui era di casa Don Orione, venerato come santo, amato come un padre. Dopo una visita nell’aprile 1930, Don Orione commentò: “Bisogna dare uno sviluppo al Soratte: io non sarei più venuto via. Ho una sete di andare a cacciarmi là”.
Proprio sul sentiero che si inerpica ripito fino all’Eremo (Don Cristiano vi ha bruciato la frizione, salendo!) è stata scattata una delle più belle e famose foto di Don Orione, ritratto sul dorso di un asinello; su una di quelle foto scrisse: “Lui ed io siamo due”.
Da Sant’Oreste del Monte Soratte, il paese che sorge sulla costa del Monte, entrarono nella Congregazione un nugolo di religiosi, sacerdoti e suore.

Quel luogo suscitava un incanto particolare nello spirito di Don Orione: “Il Soratte? Lo penso di giorno e lo sogno di notte”.
Come dargli torto dopo i due giorni da noi della Parrocchia Mater Dei trascorsi lassù, pur nell’impegno di lunghe riunioni. Siamo saliti, a 5 minuti dall'eremo, sulla vetta del Soratte, ove ci sono significativi resti dell'abazia e della chiesa di San Silvestro. Che meraviglia!

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